Data Center ed Efficientemento Energetico: Le Possibili Soluzioni
“Tesla ha sospeso gli acquisti di veicoli attraverso l’uso di bitcoin. Siamo preoccupati per l’utilizzo in rapida crescita di fonti fossili per il mining e per le transazioni”: così inizia il tweet attraverso il quale Elon Musk ha comunicato, lo scorso 13 maggio, di aver rinunciato ai Bitcoin almeno fino a quanto il loro impatto ambientale non sarà diminuito. Ma non sono solo i Bitcoin ad emettere un quantitativo esponenziale di CO2 nell’atmosfera: tutto il mondo di internet si trova a fare i conti con questo problema e, a capo di questa infrastruttura informatica, troviamo i CED, noti ai più come data center.
Ecco cosa sapere sul loro impatto ambientale, sulle possibili soluzioni e su una grande novità firmata IBT Group e Capstone Green Energy in arrivo prossimamente che punta proprio all’efficientemente energetico dei data center!
Data center: il dilemma delle considerevoli emissioni di CO2
Che cosa sono, innanzitutto, i data center? Sono edifici che ospitano enormi quantità di server, storage (sistemi per l’archiviazione dei dati) e dispositivi che garantiscono il funzionamento di un’infrastruttura informatica. Per mantenere in funzione 24/7 questi centri, è necessario non solo un considerevole impiego di energia, ma anche degli impianti di raffreddamento per contrastare il calore emanato. Oggigiorno, sono sempre più grandi, sempre più numerosi e sempre più efficienti; tuttavia, consumano sempre più energia per il loro funzionamento: questo problema era venuto alla luce già dieci anni fa e, ad oggi, le emissioni di CO2 riconducibili a internet ammontano circa all’1,7-1,8 miliardi di tonnellate. Per fare un esempio, alla fine del 2018, la rete Bitcoin era responsabile della emissione fino a 22,9 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. E le previsioni non sono ottimistiche: entro il 2025 infatti, un quinto del consumo energetico mondiale sarà imputabile al settore ICT secondo uno studio pubblicato sul Guardian dal ricercatore Anders Andrae. Sempre secondo le stime, il 3% delle emissioni di CO2 sarà imputabile ai data center nei prossimi 4 anni. Se da una parte dunque, lo sviluppo tecnologico è positivo a livello di innovazioni, che lasciano presagire un futuro sempre più smart, dall’altra parte è negativo per le conseguenze che questi data center hanno sull’ambiente, e quindi sul futuro del nostro pianeta.
Le possibili soluzioni per l’efficientamento energetico applicabili ai data center
Per risolvere il problema delle emissioni di CO2 dovute ai data center, è necessario percorrere fin da subito nuove strade nel nome della sostenibilità; le soluzioni che si stanno attualmente sfruttano a questo proposito, prevedono l’utilizzo di energia rinnovabile o l’autoproduzione di energia. Google, ad esempio, utilizza dal 2017 solo energia pulita per alimentare i suoi data center, e prevede di essere completamente indipendente dai combustibili fossili entro il 2030. Aruba invece, si è distinta per la progettazione di data center green: su tutti, spicca il Global Cloud Data Center, il data center campus più grande d’Italia a Ponte San Pietro (Bergamo), che si avvale di una centrale idroelettrica di proprietà e di un impianto fotovoltaico per l’intero sostentamento energetico, prevedendo l’immissione nell’atmosfera di quasi 18mila tonnellate di CO2 all’anno. Se, dunque, l’energia elettrica consumata dai data center provenisse al 100% da fonti rinnovabili, allora sarebbero al 100% green. E, secondo una ricerca di MarketsandMarkets, il mercato dei data canter sostenibili varrà 140,3 miliardi nel 2026: un traguardo in vista del quale iniziare a lavorare oggi stesso.
IBT Group e Capstone Green Energy: una grande novità in arrivo…
IBT Group, insieme al partner Capstone Green Energy, leader mondiale nella tecnologia a turbina con oltre 100 brevetti registrati, consapevole che il problema delle emissioni di CO2 dovute ai data center è sempre più attuale, comunicherà a breve una soluzione affidabile per l’autoproduzione di energia che consentirà un abbattimento del 100% di tali emissioni. Esatto, del 100%. L’efficientamento energetico sarà possibile grazie a dei nuovi sistemi di trigenerazione basati su turbine e alimentati a biometano firmati Capstone Green Energy. Ma i vantaggi non finiscono qui, in quanto tali sistemi consentiranno di implementare altre funzioni fondamentali per i data center… Rimanete aggiornati sui nostri canali social e sul sito per scoprire questa nuova soluzione firmata IBT Group e Capstone Green Energy, in arrivo prossimamente!