Quando la Diagnosi Energetica è obbligatoria?
Conoscere i consumi di un immobile o di un complesso industriale permette di intervenire con misure di efficientamento per correggere eventuali dispersioni o per contenere gli sprechi e migliorare le performance.
Per fare questo si può ricorrere alla Diagnosi Energetica, una valutazione approfondita che comprende tutte le verifiche ed indagini effettuate su un edificio o un impianto per accertare dove venga impiegata l’energia e con quali modalità. Nello specifico la diagnosi indaga:
- Come e dove l’energia entra nell’impianto, stabilimento, sistema o parte di attrezzatura;
- Dove essa venga distribuita ed usata;
- Come venga convertita tra i punti di ingresso ed i suoi utilizzi;
- Come essa possa essere utilizzata in modo più efficace ed in modo più efficiente.
In base al D.Lgs 102/2014, la diagnosi energetica è obbligatoria, a partire dal 2015 e poi ogni quattro anni, per le imprese classificate come grandi secondo parametri occupazionali ed economici e per le aziende considerate energivore, che presentano cioè un elevato consumo energetico.
QUANDO SI PARLA DI DIAGNOSI ENERGETICA OBBLIGATORIA
Si parla di Diagnosi energetica obbligatoria quando le aziende devono per legge sottoporsi ad audit energetici regolari che monitorino il consumo di energia e le sue modalità. La norma di riferimento UNI CEI EN ISO 16247:2012 definisce criteri e metodologie che, per essere rispettati, necessitano che la diagnosi venga effettuata da soggetti accreditati e certificati.
Il Decreto Legislativo n° 102 del 4 luglio 2014 che riguarda la Diagnosi energetica obbligatoria è stato emanato per recepire la direttiva europea in materia di efficientamento energetico 2012/27/UE “Misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell’obiettivo nazionale di risparmio energetico”.
L’obbligatorietà sancita nel decreto riguarda le imprese considerate grandi, quelle cioè che hanno più di 250 dipendenti e un fatturato oltre i 50 milioni di euro o un bilancio annuo di oltre 43 milioni, e quelle definite energivore, rientranti cioè negli elenchi della Cassa Servizi Energetici e Ambientali per il biennio 2020/2021 delle aziende ad alto consumo energetico che secondo l’art. 2 del D.M. 5/4/2013, “consumano almeno 2.4 GWh di energia (elettrica o di diversa fonte) e il cui rapporto tra costo effettivo dell’energia utilizzata e valore del fatturato non risulti inferiore al 3%”.
Redigere un audit energetico è un obbligo di legge per le aziende che presentano le caratteristiche definite dalla normativa ma rappresenta anche una grande opportunità di efficientamento energetico che oltre a ridurre sensibilmente i costi e migliorare le performance dei sistemi produttivi, concorre a contribuire al contenimento dell’inquinamento e delle emissioni in atmosfera.
CHI SONO I SOGGETTI AMMESSI
Le diagnosi energetiche devono essere effettuate da soggetti certificati e autorizzati. Nel caso di diagnosi ad imprese è possibile rivolgersi ad ESCo (Energy Service Company) certificate secondo UNI CEI 11352, Auditor energetici e EGE certificati in conformità alla UNI CEI 11339. Diverso è il caso degli edifici pubblici o di diagnosi energetiche obbligatorie per la Pubblica Amministrazione in generale: in questo caso serve un professionista iscritto ad un Albo professionale ad eccezione delle diagnosi obbligatorie per decreto CAM che necessitano di un soggetto certificato ESCo o EGE (esperto in gestione dell’energia).
A COSA PRESTARE ATTENZIONE
Per effettuare una diagnosi energetica si devono innanzitutto sia lo storico che tutte le informazioni disponibili relative ai consumi.
In seguito viene effettuato un audit energetico che prevede una simulazione computerizzata in grado di calcolare e restituire la portata dei consumi e il fabbisogno del sistema. Dopo questa fase si procede ad una diagnosi vera e propria con l’applicazione delle diverse variabili.
La fase finale prevede lo studio di fattibilità tecnico- economico con la definizione degli interventi, i tempi, i costi e le possibili agevolazioni fiscali da applicare.